Aggiornato a giugno 2023

Turismo

Riparte la crescita dei turisti a Milano

16-06-2023

Il 2023 si avvia a essere un anno particolarmente vivace per il turismo a Milano. Dopo gli anni difficili della pandemia, in cui si è registrato un vistoso crollo dal record di 8 milioni di turisti nel 2019, nei primi quattro mesi di quest’anno gli arrivi turistici nella Città Metropolitana hanno segnato un +50,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e un +7,9% sul 2019.

Attesi fino a 8,8 milioni di visitatori a Milano nel 2023

Proiettando sull’orizzonte annuale la performance conseguita tra gennaio e aprile, nel 2023 si concretizzerebbe non solo un recupero dei livelli del 2019 ma anche un loro sorpasso, con 8,8 milioni di visitatori in arrivo a Milano nel totale dei dodici mesi. I flussi turistici milanesi potrebbero riprendere, così, il cammino che li ha portati a crescere del +40,8% tra il 2010 e il 2019, un incremento maggiore di quello registrato nello stesso periodo sia a Venezia (+32,2%) sia a Roma (+26,5%).

Queste prime evidenze sul 2023 sono al rialzo rispetto allo scenario base di Oxford Economics che prevede 7,7 milioni di visitatori nel 2023 per il capoluogo meneghino, un livello di poco inferiore al 2019 ma ben sopra i 6,5 milioni di arrivi ipotizzabili per il 2023 assumendo una stabilizzazione sui livelli 2022 nei restanti mesi dell’anno in corso.

Crescita degli arrivi turistici tra gennaio e aprile 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022

+50,9%
8,8 milioni

I visitatori attesi a Milano nel 2023

Scavo, Presidente del Gruppo Turismo di Assolombarda: “Ora uno sforzo corale e investimenti per crescere a livello globale”

"I numeri a livello lombardo testimoniano l'importanza del turismo per il nostro territorio - ha dichiarato Gianluca Scavo, Presidente del Gruppo Turismo di Assolombarda -. Basti pensare che, solo a Milano, questa filiera si compone di oltre 3mila imprese e più di 16mila addetti, cui si aggiungono le 16mila attività nel settore della ristorazione, che occupa circa 84mila lavoratori. L'area metropolitana si conferma quindi meta turistica ambita, sia come turismo tradizionale sia legato ai congressi nazionali, internazionali, alle fiere e al business. Per crescere sempre di più a livello globale, occorre ora fare uno scatto in avanti. Mi riferisco alla necessità di rafforzare ulteriormente un'azione di sistema volta a favorire gli investimenti nel settore, affrontando insieme alcune criticità. Penso per esempio all’impatto dell’overtourism sulla città, che richiede un miglioramento complessivo del servizio di trasporto pubblico, taxi compresi, per garantire a cittadini e visitatori un facile accesso alla città".

Le imprese della filiera del turismo a Milano

19mila

Gli addetti della filiera del turismo a Milano

100mila

Un turismo sempre più internazionale

È infatti la crescente apertura internazionale a trainare lo sviluppo del turismo del capoluogo lombardo. La quota di turisti stranieri in ingresso a Milano nel 2019 è del 56,8%, in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2010 Tra i paesi di provenienza dei visitatori esteri spiccano la Cina (417 mila arrivi nel 2019), gli Stati Uniti (318 mila) e la Germania (308 mila), seguiti da Francia (307 mila) e Regno Unito (246 mila). Tra i turisti internazionali, cresce la quota di turisti extra UE e in particolar modo di quelli asiatici. Una apertura che in prospettiva potrà beneficiare ulteriormente della visibilità data dalle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina del 2026, per le quali si attendono oltre 1,5 milioni di visitatori dall’Italia e soprattutto dall’estero in soli diciassette giorni.

La quota di turisti stranieri a Milano nel 2019

56,8%
417mila

I turisti cinesi in arrivo a Milano nel 2019

Guardando alle tipologie di strutture ricettive, i visitatori in arrivo a Milano mostrano una preferenza sempre più marcata per il segmento alberghiero di fascia alta: nel 2021, il 44,8% delle presenze turistiche a Milano si è concentrato in hotel da 4 stelle in su. Non stupisce, quindi, che l’offerta ricettiva della città si stia spostando verso l’alto, con una crescita del numero di alberghi a 5 e a 4 stelle pari al +56,3% e +11,9%, rispettivamente, nel periodo 2012-2021 e con la contemporanea riduzione di quelli a 1 e 2 stelle, tanto che ad oggi la quota di strutture di fascia alta sul totale è del 38% mentre l’incidenza di quelle a fascia bassa è del 24%. A fianco di questa tendenza, si osserva una crescente importanza delle strutture extra-alberghiere, seppure rimanga ancora contenuta nel confronto con altre città: la loro quota di mercato è aumentata sensibilmente negli ultimi anni, passando dal 3,6% delle presenze nel 2010 al 23,3% nel 2021, grazie soprattutto alla diffusione delle piattaforme di affitti brevi e all’evoluzione delle preferenze dei turisti.

Il report completo è disponibile al link.

 
 
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