Aggiornato a luglio 2023

Smart City

La smartness di Milano nel confronto internazionale

14-07-2023

Milano prosegue il suo percorso teso a consolidarla come città smart. Sono sempre più, infatti, gli investimenti legati alle infrastrutture tecnologiche, alla mobilità e alla smart energy che le consentono di tenere il passo delle città benchmark europee e di detenere, in alcuni casi, significativi primati.

Questo è quanto emerge dal nuovo “Booklet Smart City 2023”, realizzato da Assolombarda ed EY, che misura e racconta attraverso 95 indicatori la smartness di Milano nel confronto con Barcellona, Parigi, Amsterdam, Berlino e Monaco. Da questa edizione, i numeri si arricchiscono delle testimonianze degli attori protagonisti di questa transizione e, in particolare, delle visioni e dei progetti delle imprese della Milano Smart City Alliance. 

Milano primeggia in connettività, smart mobility e gestione dei rifiuti

In base allo studio, Milano è “top performer” tra le sei città europee comparate in tema di infrastrutture per la connettività sia fissa sia mobile: insieme a Barcellona, infatti, ha da tempo raggiunto la copertura totale delle famiglie con broadband e ultrabroadband, presentando anche una avanzata copertura 5G (95%). Sempre sul fronte infrastrutturale, Milano rileva la maggiore presenza di sensoristica per la raccolta dei dati, presupposto indispensabile per diventare una “città Intelligente”.

Anche sul versante della sostenibilità ambientale, il capoluogo lombardo presenta alcuni primati: nella mobilità sostenibile, con il 12,6% di veicoli a basse emissioni (la quota più alta tra i benchmark), nell’illuminazione pubblica, con 112 mila punti luce a LED per milione di abitanti (a Parigi sono 20 mila) e nella raccolta differenziata, con il 62,5% dei rifiuti conferiti a riciclo (28,6% a Berlino).

veicoli a basse emissioni

12,6%

punti luce a LED per milione di abitanti

112mila

rifiuti conferiti a riciclo

62,5%

Note: si intendono a basse emissioni le autovetture alimentate a gas (Gpl o metano), alimentate alternatamente a benzina e Gpl o benzina e metano (Bi-fuel) o a trazione elettrica (integrale o ibrida).

Nonostante crescenti investimenti, Milano evidenzia dei gap ancora significativi rispetto alle altre città analizzate

Restano, tuttavia, alcuni ambiti di connettività, di smart mobility e di smart energy in cui Milano evidenzia dei gap rispetto alle città analizzate, anche se, al tempo stesso, sono stati rilevati crescenti investimenti. Ad esempio, nonostante negli ultimi dieci mesi la velocità di connessione sia aumentata nel +25%, il download della rete fissa è ancora del -40% più lento di quella di Barcellona. Ancora: la densità delle colonnine per le auto elettriche a Milano è un decimo di quella di Amsterdam, ma è cinque volte maggiore di quella rilevata nel 2017. Inoltre, la lunghezza della rete di teleriscaldamento, sebbene in aumento, resta un quinto di quella di Berlino.

Proprio per colmare tali gap, le imprese considerano fondamentale stabilire obiettivi misurabili a breve e lunga scadenza e sviluppare un sistema di monitoraggio costante. Essere misurabile, infatti, è una delle caratteristiche più importanti di una città ‘smart’.  

La velocità di download della rete fissa rispetto a quella di Barcellona

-40%
1/10

La densità delle colonnine per le auto elettriche a Milano rispetto ad Amsterdam

La qualità dell’aria e la gestione delle risorse idriche rappresentano le maggiori criticità di Milano

l Booklet, infine, rileva anche alcune criticità che, da sempre, caratterizzano il suo territorio: in primis la qualità dell’aria, con il livello di concentrazione di PM2.5 e PM10 più alto tra le città analizzate. Un altro punto di debolezza è la gestione delle risorse idriche, con particolare riferimento alle perdite della rete, pari al 13,8% sul totale dei volumi immessi.

Anche dalle testimonianze delle imprese emerge la centralità della sostenibilità ambientale. Milano è tra le città coinvolte nel programma europeo “NetZeroCities” e, per questo, ha più che mai bisogno di una visione di lungo periodo in materia di politiche di clima ed energia capace di coinvolgere tutti gli stakeholder locali. A questo, come sottolineano le imprese della Milano Smart City Alliance, va aggiunto il capitale umano, ovvero la valorizzazione dei cittadini e delle loro skill digitali, al fine di favorire diffusa e piena partecipazione alla creazione della città smart, in un circolo virtuoso dove i processi urbani vengono alimentati, e a loro volta alimentano, i bisogni di chi abita le città.

Milano ha il livello di concentrazione più alto di PM 2.5 e PM10

1°
13,8%

Perdite della rete idrica sul totale dei volumi immessi

Ghezzi, Vicepresidente Assolombarda e Presidente Milano Smart City Alliance: “Stabilire una strategia di lungo periodo e policies utili per rendere la città una vera e propria smart city globale”

“Il futuro delle nostre città dipenderà, sempre di più, dalla loro capacità accelerare drasticamente su transizione energetica e trasformazione digitale in primis - ha dichiarato Gioia Ghezzi, Vicepresidente di Assolombarda con delega a Infrastrutture, Mobilità e Smart City e Presidente della Milano Smart City Alliance -. Grazie a studi di questo tipo, l’Associazione Milano Smart City Alliance - MSCA - intende fornire al territorio e alle istituzioni strumenti concreti: piattaforme, “proofs of concept”, esperimenti catalizzatori che permettono di ‘misurare’ la realtà, interpretare i dati e, soprattutto, stabilire una strategia di lungo periodo e policies utili a rendere Milano una vera e propria smart city globale. Una sempre più stringente alleanza tra istituzioni e imprese è fondamentale per passare dalle intenzioni alle azioni e accelerare il cambiamento”.

Il report completo è disponibile al link.

 
 
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