Aggiornato a febbraio 2024

Economia

L'andamento di Milano nel post-Covid

16-02-24

Nonostante il quadro mondiale continui ad essere caratterizzato dalla combinazione di nuovi squilibri, da crescenti frammentazioni geopolitiche, da un progressivo indebolimento del commercio globale e da un’inflazione elevata, l’economia milanese, nel 2023, è riuscita nuovamente a distinguersi per la sua dinamicità.

A fine 2023 il valore aggiunto di Milano supera del +10,2% il pre-pandemia e nel 2024 si prevede una crescita annua del +0,8%

Lo scorso anno, infatti, il valore aggiunto della Città metropolitana di Milano ha superato in valore i 195 miliardi di euro, con una crescita annua pari al +1,5%, ben più di Lombardia (+0,9%) e Italia (+0,7%). L’incremento è dovuto interamente alle performance del settore dei servizi, che ha più che compensato la contrazione dell’industria: su di essa, ha pesato la decelerazione delle principali economie mondiali, la stagnazione dell’area euro e, in particolare, la recessione della Germania. Si pensi ad esempio che, dopo anni segnati dal primato tedesco, nei primi nove mesi del 2023 la Francia è diventato il primo mercato estero europeo delle imprese milanesi: tra gennaio e settembre dell’anno scorso l’export di Milano è stato di 3,4 miliardi di euro verso la Francia e di 3,3 miliardi verso la Germania.

Nel complesso, la dinamicità del biennio 2021-2022 e la consistente tenuta nel 2023 conducono il capoluogo lombardo a superare del +10,2% i livelli di valore aggiunto del pre-pandemia; un incremento pari a quasi il doppio della Lombardia (+5,5%) e oltre tre volte il risultato dell’Italia (+3,0%). Il ritmo di crescita milanese è nettamente superiore anche a quello di città europee benchmark come Barcellona e Monaco che, sulla base delle stime, si collocano rispettivamente al +1,8% e al +0,8% nel confronto con il 2019

Anche in prospettiva, il ritmo di espansione di Milano rimarrà sopra quello dei principali benchmark, sebbene il 2024 si riveli ancora denso di incertezze: dal perdurare della guerra in Ucraina alla volatilità in Medioriente che sta riaccendendo tensioni lato offerta (il prezzo dei noli marittimi sulla rotta Shangai-Genova è più che quadruplicato dalla fine dello scorso ottobre). Nello scenario più recente, quest’anno si prevede che il valore aggiunto di Milano cresca del +0,8% a fronte di incrementi di PIL del +0,6% in Lombardia e del +0,4% in Italia (previsioni Prometeia). Nel dettaglio dei macrosettori, l’industria milanese è attesa rallentare del -0,6% (comunque meno che nel recente passato), i servizi proseguire in aumento del +1,2%, le costruzioni frenare al -4,1% con il venir meno dei forti incentivi.

10,2%

MILANO

Crescita rispetto al 2019

5,5%

LOMBARDIA

3,0%

ITALIA

1,8%

BARCELLONA

0,8%

MONACO DI BAVIERA

Nota: I tassi di crescita del PIL nel 2023 applicati a Barcellona e Monaco di Baviera sono, rispettivamente, le stime formulate per Spagna e Germania dal Fondo Monetario Internazionale. Variazione % 2024 su 2023 non disponibile per Barcellona e Monaco di Baviera.

La dinamicità di Milano ha radici lontane, con una tenuta maggiore rispetto ai benchmark sin dal 2020. L'espansione si traduce anche in pieno recupero occupazionale

La performance straordinaria di Milano ha radici lontane: oltre ad aver meglio attutito lo shock pandemico con un calo di ‘appena’ -5,4% nel 2020 contro -7,5% regionale e -9,0% nazionale, la città metropolitana ha registrato una più consistente ripresa già a partire dal 2021. In quell’anno, il valore aggiunto del capoluogo ha segnato un rimbalzo a doppia cifra, pari al +11,0%, tornando così rapidamente ben sopra i livelli pre-pandemia. L’espansione è proseguita nel 2022 a ritmi ancora sostenuti in un quadro di crescenti difficoltà che hanno pesato in particolare sulla manifattura, dai forti rincari degli energetici, alle strozzature nelle catene globali di fornitura, alle tensioni sulle materie prime. Così, la crescita milanese del +3,5% nell’anno è risultata trainata principalmente da servizi e costruzioni, con una espansione complessiva sopra la media lombarda (+2,9%) e di poco sotto quella italiana (+3,7%).

In ultimo, uno sguardo al mercato del lavoro. L’espansione economica di Milano di questi ultimi anni si è tradotta in un progressivo e pieno recupero occupazionale, con alla fine del 2023 un numero di lavoratori superiore del +3,2% rispetto al 2019. Le previsioni per il 2024 sono di una ulteriore accelerazione e l’occupazione dovrebbe portarsi fino al +5,4%, sempre rispetto ai livelli antecedenti la pandemia.

Crescita del valore aggiunto di Milano

2021

+11,0%

2022

3,5%

2023

1,5%

2024

0,8%

“In un contesto globale di crescenti frizioni geo-politiche, l’economia di Milano e del suo territorio ha saputo reagire in maniera brillante alla crisi, registrando performance di rilievo sul panorama nazionale e internazionale ha dichiarato il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada -. La città deve ora poter continuare a svolgere appieno il suo ruolo di traino dell’economia e di centro di propulsione e crescita, non solo lombarda ma anche europea. Milano ha, dunque, bisogno di una profonda riorganizzazione amministrativa e funzionale in una logica di area vasta, capace di favorire lo sviluppo economico, l’innovazione e la coesione sociale. Si tratta di una direzione non più rinviabile: dobbiamo ragionare in chiave sempre più allargata se vogliamo vincere le grandi sfide del nostro tempo”.

 
 
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