In un periodo estremamente complesso e incerto, in cui l’indebolimento della domanda ha determinato un calo degli scambi globali del -9% a prezzi correnti nell’ultimo anno, l’export di Milano tocca i 58,2 miliardi di euro, segnando così nel 2023 un nuovo record storico. Si tratta di un valore pari a quasi un decimo del totale italiano e superiore a quello di ben 9 Paesi dei 27 dell’Unione europea, dei quali il più vicino a Milano è la Grecia, comunque sotto alla Città metropolitana di circa 7 miliardi di euro.
Il nuovo massimo di Milano è il risultato di una pronta ripresa dallo shock pandemico e di un accresciuto posizionamento competitivo delle imprese del territorio sui mercati internazionali. Dopo il crollo nel 2020 delle esportazioni milanesi (-13,2%) per via del blocco del commercio mondiale, le vendite sui mercati esteri sono subito ripartire nel 2021 con un rimbalzo del +17,4%, tornando così rapidamente sopra i livelli pre-Covid (+1,8%). La crescita è poi continuata a ritmo sostenuto nel 2022, con un’espansione annua a doppia cifra (+21,8%), e prosegue, sebbene a passo più lento, nel 2023: mentre l’Italia rimane ferma e la Lombardia cresce di un +0,8%, le esportazioni milanesi segnano un più sostenuto +3,3% rispetto all’anno precedente. A fine 2023, le vendite sui mercati esteri delle imprese metropolitane si posizionano così sopra il livello pre-pandemico del +28,1%, per un totale di 12,8 miliardi di euro in più generati in soli quattro anni. I principali contributori di questa crescita sono settori di vocazione del territorio, come moda (+52,2% rispetto al 2019), apparecchi elettrici (+51,2%) e chimica (+24,3%).
Guardando alle destinazioni, nel 2023, così come nel pre-Covid, i due principali partner commerciali della Città metropolitana sono Stati Uniti e Svizzera, che insieme concentrano 12,8 miliardi di euro di export e rappresentano oltre un quinto delle vendite estere provinciali. Seguono, in ordine, Francia, Germania, Cina e Regno Unito, che guadagna una posizione rispetto al 2019 e sorpassa così la Spagna, che scende al settimo posto. Nella classifica delle prime dieci destinazioni troviamo poi Giappone e, come nuove mete rispetto al pre-Covid, Paesi Bassi e Turchia; escono invece dalla Top 10 Russia e Hong Kong, rispettivamente al nono e decimo posto nel 2019.