Aggiornato a luglio 2024

Infrastrutture

I progetti per la Città metropolitana

05-07-2024

Il nodo di Milano, origine, destinazione, transito e interscambio di flussi considerevoli di merci e persone, poggia su un sistema infrastrutturale oggi messo duramente alla prova. Una parte non trascurabile dell'attrattività della città dei prossimi anni si giocherà sulla capacità di “snodarsi” su un territorio più ampio, connettendosi in modo capillare ed efficiente con i territori limitrofi. La possibilità di muoversi entro questo territorio in modo efficiente e sostenibile sarà, dunque, cruciale per il livello di competitività futura della Grande Milano.

Dal monitoraggio del Settore Centro Studi, Territorio e Ambiente di Assolombarda, sono 29 i progetti infrastrutturali prioritari per la Città Metropolitana. Di questi, 9 hanno cantieri in corso, 6 li avvieranno a breve o comunque entro i prossimi 2 anni, 1 prevede l’inizio dei lavori entro 5 anni, ma per ben 13 l’orizzonte temporale è di oltre i 5 anni, per mancanza di finanziamenti sia per le progettazioni che per le realizzazioni.

progetti prioritari per Milano

29

progetti con cantieri in corso

9

progetti con orizzonte temporale di oltre cinque anni

13

Tra estensione del trasporto pubblico e nuovi collegamenti stradali

In questo elenco rientrano importanti opere del trasporto pubblico, che puntano sia sull’estensione delle linee metropolitane e ferroviarie da Milano verso l’esterno, sia sul potenziamento dei servizi di trasporto: i prolungamenti delle linee metropolitane 1 e 5 verso Monza, 4 verso Segrate, così come le metrotranvie Milano-Seregno, Milano-Limbiate e Cologno Nord-Vimercate e i potenziamenti ferroviari Milano-Pavia, Albairate-Mortara, Milano-Gallarate e Milano-Asso. Di queste opere la metrotranvia Cologno Nord-Vimercate e il raddoppio ferroviario Albairate-Mortara hanno un’ipotesi di avvio lavori che va oltre i 5 anni, per le altre i cantieri sono in corso o con un avvio previsto entro due anni.

Al contempo, la diffusione estesa degli insediamenti residenziali e produttivi rende necessario continuare a pensare anche ai collegamenti stradali: dal completamento della Pedemontana Lombarda, attesa ormai da 50 anni, alla nuova strada Vigevano-Abbiategrasso-Magenta, al collegamento tra Albairate e la tangenziale ovest di Milano, al potenziamento delle strade provinciali Paullese, Cassanese, Binaschina e della Milano-Meda, alla variante alla strada del Sempione, alla realizzazione della quarta corsia dinamica sulla A4 tra Sesto san Giovanni e Viale Certosa e della quarta corsia sulla A1 tra Milano e Lodi. In questo caso il collegamento Albairate-tangenziale ovest di Milano, la variante del Sempione e i potenziamenti della Milano-Meda e della Binaschina evidenziano le maggiori incertezze sui tempi di realizzazione.

cantieri

Milano, crocevia da e verso l'Europa

Da sempre Milano è, poi, crocevia strategico per l'Italia e per il resto d'Europa. Il corridoio Reno-Alpi e il corridoio Mediterraneo, due dei quattro corridoi transeuropei che attraversano la nostra penisola, passano proprio dal capoluogo lombardo, confermandone il posizionamento centrale nel network globale. Infatti, il corridoio Reno-Alpi collega i porti di Genova e Rotterdam, mentre il corridoio Mediterraneo unisce Lisbona a Kiev, attraversando tutta l’Europa. Il completamento di queste reti porta con sé nuove opportunità per la vasta area territoriale che fa perno sulla città metropolitana, ma per coglierle ci sono ancora sfide significative da affrontare. 

Partendo da questa prospettiva, la sfida attuale riguarda l’attraversamento delle Alpi. La chiusura nell’agosto scorso del tunnel del Frejus a causa di una frana, unita a quella parziale del tunnel ferroviario del Gottardo e ai fermi programmati del tunnel stradale del Monte Bianco per manutenzione straordinaria, hanno evidenziato ancora una volta le fragilità di questo passaggio. Le limitazioni al traffico imposte dall’Austria sul Brennero aggravano ulteriormente la situazione, penalizzando il sistema produttivo milanese e lombardo, le cui catene del valore sono sempre più internazionali.

I numeri parlano chiaro: nel 2023 l'interscambio commerciale dell’Italia attraverso i valichi alpini è stato di 180 milioni di tonnellate di merci per un valore di circa 550 miliardi di euro, contro i 41 milioni di tonnellate per 163 miliardi di euro della Germania. Sono poi cruciali, anche per raggiungere gli obiettivi europei di trasferimento del trasporto merci su ferrovia e di riduzione delle emissioni, la realizzazione della TAV Torino-Lione e del tunnel ferroviario del Brennero, che già oggi hanno previsioni di attivazione oltre il 2030.

Allo stesso modo, è fondamentale concludere le tratte ferroviarie lungo il Corridoio Reno-Alpi che coinvolgono più direttamente il territorio milanese e che riguardano verso nord il quadruplicamento ferroviario Chiasso-Monza di adduzione al Gottardo e quindi ai mercati del Nord Europa, mentre verso sud il quadruplicamento ferroviario Milano-Pavia-Voghera-Tortona di collegamento al Terzo Valico dei Giovi e quindi al porto di Genova. Di queste opere solo la tratta Milano-Pieve Emanuele è in corso, mentre le altre tratte non hanno ancora la copertura finanziaria.

 
 
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