Aggiornamento a marzo 2025

Mercato del lavoro

Dinamiche occupazionali e gender gap

28-03-2025

I dati comunicati dall’Istat descrivono un ottimo andamento generale del mercato del lavoro nel 2024: a livello italiano sono 352 mila gli occupati in più rispetto al 2023, corrispondenti ad un incremento percentuale del +1,5%. Il trend appare ancor più positivo a Milano, dove i 28 mila posti di lavoro che si sono aggiunti nel corso dell’anno rappresentano un +1,9%, più della media nazionale e oltre il doppio del +0,8% registrato in Lombardia.

Nel 2024 il mercato del lavoro milanese rimane dinamico, con un traino dei servizi e un aumento della componente femminile

All’aumento nel mercato milanese contribuisce esclusivamente il settore dei servizi (+29 mila), in particolare il comparto vendita e accoglienza (+19 mila occupati), sufficiente a compensare il lieve calo dell’industria a sua volta determinato dalla discesa delle costruzioni (-2mila) e dalla sostanziale tenuta del manifatturiero (+1mila, +0,4%, in linea con il +0,6% italiano a fronte del -0,4% lombardo).

Circa la metà dei 28 mila nuovi posti di lavoro è occupato da donne: grazie alle 13 mila lavoratrici in più rispetto al 2023, la componente femminile a Milano supera per la prima volta la soglia delle 700 mila unità. L’incidenza delle donne sul totale degli occupati è pari a 45,9%, una percentuale invariata rispetto al 2023 ma superiore sia a quella nazionale (42,5%), sia a quella lombarda (44,1%).

Nuovi posti di lavoro a Milano nel 2024 rispetto al 2023

28mila
13mila

Lavoratrici in più a Milano nel 2024 rispetto al 2023

Il tasso di occupazione milanese sale al 71,7%, sul massimo dal 2018, con un gender gap che scende a 10,5 punti percentuali

Nel 2024 il tasso di occupazione della popolazione in età lavorativa, ossia tra i 15 e i 64 anni, raggiunge a Milano i valori massimi dal 2018: 71,7% per la popolazione totale (dal 71,2% del 2023), 76,9% per la componente maschile (dal 76,5% dell’anno precedente) e 66,4% per quella femminile (era 65,8% 12 mesi fa). Il gender gap scende quindi a 10,5 punti percentuali e rimane inferiore a quello italiano (17,8 punti) e a quello lombardo (14,0 punti), ma gli 8,8 punti percentuali del 2020 rimangono un traguardo lontano.

Rimangono stabili i disoccupati totali, ma con differenze tra uomini (in calo) e donne (in aumento)

Se nel 2024 il numero di occupati aumenta, quello dei disoccupati invece non diminuisce e il lieve assestamento verso il basso del tasso di disoccupazione (al 4,6%, dal 4,7%) è un effetto dell’aumento del denominatore (la popolazione attiva, cresciuta grazie al maggior numero di occupati).

I milanesi in cerca di lavoro nella fascia di età 15-74 anni rimangono invariati (74 mila), ma cambia la composizione per genere: nel 2023 la ripartizione era identica (37 mila per genere), mentre nel 2024 i disoccupati maschi scendono a 36 mila e le femmine salgono a 38 mila. La dinamica si riflette sul tasso di disoccupazione, che per la componente maschile diminuisce al 4,2% (dal 4,4%) e per quella femminile cresce al 5,1% (dal 5,0%) e rimane superiore a quello regionale che si assesta al 4,3%. Il differenziale di genere in termini di disoccupazione si ampia così da 0,6 a 0,9 punti percentuali, rimanendo comunque più contenuto che in Lombardia (1,1 p.p.) e in Italia (1,4 p.p.).

Tasso di disoccupazione complessivo 15-74 anni a Milano nel 2024

4,6%

Tasso di disoccupazione maschile 15-74 anni a Milano nel 2024

4,2%

Tasso di disoccupazione femminile 15-74 anni a Milano nel 2024

5,1%

Nel 2024 scende a 513 mila il numero di inattivi, di nuovo sui livelli pre-Covid. In calo anche il tasso di disoccupazione giovanile, al 16,7%

L’andamento del mercato del lavoro a Milano è positivo anche per la componente giovanile (15-24 anni). Il tasso di disoccupazione in questa fascia di età scende nel 2024 al 16,7% (dal 17,6%), al di sopra della media regionale (che è scesa di quasi 3 punti percentuali, al 12,7% dal 15,4%) ma ben sotto al 20,3% medio italiano.

Infine, in controtendenza rispetto a Lombardia e Italia, a Milano nel 2024, diminuisce il numero degli inattivi, ovvero le persone in età lavorativa che non hanno un lavoro né lo cercano: sono 513 mila, l’identico ammontare registrato nel 2019. Si completa così il lungo processo di riassorbimento della componente inattiva della popolazione, che nel 2020 a causa della pandemia era arrivata a contare addirittura 579 mila unità.

 
 
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