D’altra parte, due sono gli elementi che più danno una misura del ritardo della Lombardia.
Il primo è il capitale umano qualificato, con riferimento al quale, più volte negli anni, si è evidenziato un problema di ‘massa critica’. Si pensi, ad esempio, ai giovani 25-34enni lombardi in possesso di un titolo di laurea: nel 2023 la quota è salita al 35,2%, ma il distacco, già considerevole, si è ulteriormente aggravato nell’ultimo quinquennio e oggi è di oltre 20 punti percentuali rispetto ai best performer Cataluña e Auvergne Rhône-Alpes. Inoltre, nei centri di ricerca e negli enti lombardi rimane anche ridotto il numero di ricercatori premiati con le prestigiose borse europee messe a disposizione dallo European Reasearch Council per la ricerca di frontiera (86 vs più di 110 in Cataluña e Baden-Württemberg), con una percentuale particolarmente contenuta di stranieri (13% vs una media del 40% nelle altre regioni).
Il secondo aspetto è l’investimento in ricerca e sviluppo, strutturalmente deficitario nei confronti soprattutto dei tedeschi. Gli ultimi dati disponibili riferiti al 2022 segnalano per la Lombardia una spesa intra-muros in R&S pari a 5,4 miliardi di euro annui. Rispetto al 2015 l’incremento è del 17,9%, una variazione positiva che si confronta, tuttavia, con un ben più elevato avanzamento in Cataluña (+55,4% nel 2015-2022) e nelle regioni tedesche (+30% circa nel 2015-2021). Rispetto al 2019, soprattutto, emerge una pesante fiacchezza (appena +0,8% l’incremento di spesa) con, perdipiù, le imprese l’unico attore ancora sotto ai livelli pre Covid (-3,8% vs +18,8% università, +17,1% istituzioni pubbliche, +4,4% non profit privato). Al trend di medio e breve periodo deludente, si somma un investimento che è strutturalmente insufficiente: 539 euro per abitante in Lombardia, un quinto del top performer Baden-Württemberg. Anche la capacità di attrarre fondi europei Horizon Europe è contenuta (80 euro per abitante in Lombardia, quasi il 60% in meno della Cataluña e circa la metà del Bayern), pur non mancando beneficiari competitivi nei primi posti della classifica regionale, ossia molti atenei milanesi e l’università di Pavia, Human Technopole, aziende ospedaliere, grandi imprese dei semiconduttori, del digitale e dell’intelligenza artificiale.
Il gap di investimento in ricerca si traduce in un gap di brevettazione, tanto che le domande presentate allo European Patent Office dalla Lombardia nel 2024 sono risultate in calo dopo anni di robusta crescita e, in termini assoluti, i nostri 1.468 brevetti sono appena 1/5 quelli del Bayern e 1/4 quelli del Baden-Württemberg.
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