Aggiornato a maggio 2025

Innovazione

L'ecosistema della conoscenza in Lombardia nel confronto nazionale ed europeo

30-05-2025

In tempi di incertezza economica e geopolitica mondiale, la ricerca e l'innovazione diventano ancora più cruciali perché fungono da motori per una crescita sostenibile e favoriscono l’attrattività e la competitività delle imprese e dei territori nel lungo termine.

In questo contesto, la filiera lombarda della conoscenza conferma la leadership italiana anche nei numeri più aggiornati, esprimendo una capacità di innovazione molto superiore rispetto alla sua dimensione. Infatti, se con 10 milioni di abitanti la Lombardia conta il 17% della popolazione nazionale, qui viene svolto il 20% della spesa in R&S, si effettua il 21% della ricerca scientifica più altamente citata a livello globale, hanno sede il 27% delle startup innovative, vengono registrati il 30% dei brevetti europei, lavorano il 36% degli occupati nel manifatturiero high tech. Fulcro vitale di questo ecosistema è la città metropolitana di Milano, che da sola concentra oltre la metà di tutta la ricerca ad elevato impatto sviluppata in regione, il 40% dei brevetti, più del 70% delle startup.

Questo però non basta, perché il campo di gara dell’innovazione è europeo e globale. Allargando quindi al benchmark con le altre regioni motori d’Europa, la Lombardia presenta punti di forza accresciuti, ma anche persistenti nodi penalizzanti. 

Lombardia sempre più competitiva in education e ricerca...

In particolare, la nostra regione è competitiva per qualità e reputazione dei propri atenei, negli ultimi anni capaci di scalare i ranking internazionali e attrarre sempre più studenti internazionali, fino a oltre 22 mila nell’anno accademico 2023-2024 (+86,2% rispetto al 2015). Così come sta aumentando in modo significativo la ricerca scientifica: nel 2023 gli articoli pubblicati da enti lombardi sono stati 1.663 per milione di abitanti (di cui quasi la metà in ambito Clinical & Life Sciences), con un ritmo di espansione superiore a tutti i benchmark (+24,1% rispetto al 2015). La qualità della ricerca, inoltre, si conferma nostro elemento distintivo, con una quota di articoli altamente citati pari all’1,4% (poco al di sotto dell’1,8% della Cataluña), così come la produttività. Riassumendo, negli ambiti education e ricerca la traiettoria di sviluppo intrapresa è ben definita e consolidata e, laddove ancora esistente, come nel livello di pubblicazioni prodotte (rispetto ai 1600 articoli lombardi, la Cataluña capofila ne conta più di 2.700), la distanza dai migliori peer si sta riducendo.

Aumento di studenti internazionali tra il 2023 e il 2015

+86,2%
+24,1%

AUmento di articoli scientifici pubblicati per milione di abitanti tra il 2023 e il 2015

...ma ancora distante dalle performance dei peer euroepi: in Lombardia solo il 35,2% di laureati e una spesa R&S pari a un quanto delle regioni tedesche

D’altra parte, due sono gli elementi che più danno una misura del ritardo della Lombardia.

Il primo è il capitale umano qualificato, con riferimento al quale, più volte negli anni, si è evidenziato un problema di ‘massa critica’. Si pensi, ad esempio, ai giovani 25-34enni lombardi in possesso di un titolo di laurea: nel 2023 la quota è salita al 35,2%, ma il distacco, già considerevole, si è ulteriormente aggravato nell’ultimo quinquennio e oggi è di oltre 20 punti percentuali rispetto ai best performer Cataluña e Auvergne Rhône-Alpes. Inoltre, nei centri di ricerca e negli enti lombardi rimane anche ridotto il numero di ricercatori premiati con le prestigiose borse europee messe a disposizione dallo European Reasearch Council per la ricerca di frontiera (86 vs più di 110 in Cataluña e Baden-Württemberg), con una percentuale particolarmente contenuta di stranieri (13% vs una media del 40% nelle altre regioni).

Il secondo aspetto è l’investimento in ricerca e sviluppo, strutturalmente deficitario nei confronti soprattutto dei tedeschi. Gli ultimi dati disponibili riferiti al 2022 segnalano per la Lombardia una spesa intra-muros in R&S pari a 5,4 miliardi di euro annui. Rispetto al 2015 l’incremento è del 17,9%, una variazione positiva che si confronta, tuttavia, con un ben più elevato avanzamento in Cataluña (+55,4% nel 2015-2022) e nelle regioni tedesche (+30% circa nel 2015-2021). Rispetto al 2019, soprattutto, emerge una pesante fiacchezza (appena +0,8% l’incremento di spesa) con, perdipiù, le imprese l’unico attore ancora sotto ai livelli pre Covid (-3,8% vs +18,8% università, +17,1% istituzioni pubbliche, +4,4% non profit privato). Al trend di medio e breve periodo deludente, si somma un investimento che è strutturalmente insufficiente: 539 euro per abitante in Lombardia, un quinto del top performer Baden-Württemberg. Anche la capacità di attrarre fondi europei Horizon Europe è contenuta (80 euro per abitante in Lombardia, quasi il 60% in meno della Cataluña e circa la metà del Bayern), pur non mancando beneficiari competitivi nei primi posti della classifica regionale, ossia molti atenei milanesi e l’università di Pavia, Human Technopole, aziende ospedaliere, grandi imprese dei semiconduttori, del digitale e dell’intelligenza artificiale.

Il gap di investimento in ricerca si traduce in un gap di brevettazione, tanto che le domande presentate allo European Patent Office dalla Lombardia nel 2024 sono risultate in calo dopo anni di robusta crescita e, in termini assoluti, i nostri 1.468 brevetti sono appena 1/5 quelli del Bayern e 1/4 quelli del Baden-Württemberg.

L'analisi completa è disponibile al link.

 
 
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