Per costruire il proprio sviluppo futuro, l’asset principale di cui una società dispone sono i giovani. Questo è ancora più vero per una città come Milano, che compete con i primari centri globali per attrarre talenti. Tuttavia, basta guardare i numeri per capire quanto questo capitale sia già oggi limitato e quanto, drammaticamente, lo sarà ancora di più nel prossimo futuro, sia a livello nazionale sia nel territorio milanese.
Oggi, nella Città metropolitana di Milano i giovani tra i 18 e i 26 anni, cioè la fascia della popolazione prossima all’entrata nel mondo del lavoro, sono 295 mila, mentre i 57-65enni, più vicini alla pensione, sono 426 mila, pari a quasi una volta e mezza in più. Nelle previsioni Istat al 2040, il bacino della forza lavoro più giovane si restringerà ulteriormente, tanto che si stima nei prossimi 15 anni un calo di oltre 40 mila residenti tra i 15 e i 24 anni. Diventa dunque fondamentale ‘curare’ al meglio questa risorsa preziosa, comprendendone valori e aspettative personali e lavorative. Consapevoli di questa urgenza, abbiamo di recente condotto interviste approfondite a 400 giovani residenti a Milano, con età compresa tra i 18 e i 26 anni, all’interno di un più ampio progetto di ricerca che ha coinvolto altri 1.400 ragazzi di Monza e Brianza, Lodi, Pavia, Torino e Genova.