Nel contesto globale dell’istruzione superiore, l’attrazione di studenti internazionali è diventata una priorità strategica per gli atenei di tutto il mondo. Accogliere giovani provenienti da altri Paesi significa arricchire l’ambiente accademico, favorire il dialogo interculturale, stimolare la ricerca e rafforzare la reputazione internazionale delle istituzioni universitarie. Ma non solo: questo processo ha ricadute positive sul dinamismo dei grandi centri urbani, i quali competono per attrarre giovani talenti perché essi rappresentano una leva fondamentale per lo sviluppo territoriale, alimentando con competenze qualificate gli ecosistemi della ‘conoscenza complessa’ e dell’innovazione.
In questo scenario, l’internazionalizzazione non è più un’opzione, ma una strategia per accrescere la competitività.
Approfondendo il grado di internazionalizzazione del sistema universitario milanese nell’anno accademico 2023-2024, gli studenti internazionali iscritti ai corsi di laurea e post-laurea degli otto atenei della città metropolitana sono stati 18.375, con una crescita del +7% rispetto all’anno precedente, in controtendenza rispetto alla lieve flessione registrata dagli studenti nazionali (-0,8%). Così, gli studenti internazionali rappresentano oggi il 7,8% del totale delle iscrizioni, segno di un trend in costante ascesa (erano il 6,5% nel 2020-2021).