La distribuzione della popolazione per classi di reddito restituisce una prima fisionomia della struttura sociale del Comune di Milano che, già rispetto al proprio hinterland, mostra una maggiore concentrazione della popolazione agli estremi. Nel 2018 a Milano la quota di popolazione con i redditi più bassi (0-15mila euro) è pari al 34,3% (31,1% nell’hinterland), le fasce successive 15-26mila euro e 26-55mila euro concentrano insieme il 52,4% della popolazione (62,6% nell’hinterland) e le due coorti superiori 55-75mila euro e >75mila euro ne raggruppano il 13,3% (6,2% nell’hinterland).
Differenze tra il Comune e l’hinterland emergono anche in termini di redditi medi. Guardando agli estremi, a Milano i meno abbienti (fascia reddito 0-15mila euro) mostrano un reddito pro capite (7.074 euro) inferiore rispetto all’hinterland (7.600 euro) e i più abbienti (fascia reddito >75 mila euro) un reddito pro capite superiore (179.020 euro vs 129.886 nell’hinterland). Nelle fasce intermedie, invece, i redditi pro capite nel confronto tra Milano e hinterland sono pressoché similari.
Guardando alle tendenze nell’ultimo decennio, sia a Milano sia nell’hinterland si assiste a una polarizzazione crescente della popolazione (ossia di un assottigliamento della fascia media), con un’intensità massima nella città. Difatti, in entrambi i territori diminuiscono i meno abbienti nella fascia 0-15mila euro (da 38,1% della popolazione nel 2008 a 34,3% nel 2018 a Milano, da 36,1% a 31,1% nell’hinterland) e soprattutto a Milano si riduce ulteriormente la già poco rappresentata fascia ‘media’ con 15-26mila euro (da 28,1% a 24,6% a Milano, da 37,0% a 33,6% nell’hinterland). Viceversa, aumentano le quote di popolazione con redditi ‘medio alti’ 26-55 mila euro (da 23,3% a 27,7% a Milano, da 21,9% a 29,0% nell’hinterland), ‘alti’ 55-75mila euro (da 4,3% a 5,3% a Milano, da 2,5% a 3,2% nell’hinterland) e ‘altissimi’ >75mila euro (da 6,2% a 8,0% a Milano, da 2,5% a 3,0% nell’hinterland).
Tutto ciò avviene con una rilevante differenza: nell’hinterland (al pari dell’Italia) la riduzione dei meno abbienti e dei ‘medio’ si riversa quasi interamente nei ‘medio alti’ con una crescita marginale degli ‘alti’ e degli ‘altissimi’; diversamente nel Comune di Milano si ingrossano maggiormente le coorti di popolazione con redditi ‘alti’ e ‘altissimi’.