A inizio 2022 la rapida diffusione della variante Omicron a Milano provoca un nuovo calo della mobilità legata ad attività di ‘retail e tempo libero’, che scende sui livelli minimi dall’estate 2021 (escludendo agosto scorso), con conseguente impatto sulle attività economiche, in particolare dei servizi ricreativi, alla persona e commerciali.
Infatti, dopo il periodo di massima ripresa della mobilità in pandemia, coincidente con l’autunno 2021, a Milano i movimenti per ‘retail e tempo libero’ a gennaio 2022 tornano a scendere, passando da -10% a -24% rispetto al pre Covid. Nelle prime due settimane di febbraio emergono segnali di risalita parziale, con i livelli in media al -19%.
La pandemia torna a colpire in modo diffuso anche le altre città globali: a gennaio 2022 i movimenti a Barcellona scivolano come a Milano al -24% (sempre nel confronto con il pre Covid), meno che a New York e Berlino, dove scendono al -30%, e meno che a Parigi, al -35%.
Nella prima metà di febbraio, con il graduale allentamento delle pressioni della ondata pandemica, si riscontra in generale un riassorbimento delle cadute, con l’indicatore che a Parigi risale al -30% (da -35%), a New York al -24% (da -30%) e a Barcellona al -17% (da -24%); fa eccezione Berlino dove resta pressoché costante al -30%.
Al di là dei livelli, per comprendere l’impatto specifico della recente ondata pandemica sulle città è utile confrontare il quadro attuale con il massimo di autunno scorso. In tutte le città analizzate i livelli di mobilità a febbraio 2022 si mostrano al di sotto, ma con rilevanti differenze. L’impatto è significativo per Milano (gap di -8 punti percentuali) e in linea con quanto sperimenta Parigi, ma è ancora più consistente a New York e a Berlino (rispettivamente -12 e -14 p.p.), mentre Barcellona appare contenere maggiormente le conseguenze (gap a -2 p.p.).