Più di 8 studenti internazionali su 10 iscritti negli atenei milanesi (così come nei lombardi), provengono dall’Asia o dall’Europa: il 45% (43%) della popolazione studentesca internazionale è di origine asiatica, ed europea il 38% (37%). In particolare, le prime tre nazionalità maggiormente diffuse sono Cina, India e Iran, che da sole rappresentano un terzo degli studenti internazionali del territorio.
La presenza di numerose cittadinanze straniere all’interno del sistema universitario è un valido canale per rendere sempre più internazionale il mindset degli atenei, grazie al confronto con culture diverse, alla sempre maggiore presenza di corsi in inglese e, più in generale, alla capacità del sistema universitario di offrire una didattica con ampio respiro globale.
Come in quelle precedenti, anche nella dodicesima edizione dell’indagine emerge la forte concentrazione di studenti internazionali nei corsi STEM, attratti (anche) dalle eccellenze universitarie, presenti con successo nei ranking internazionali. Tra gli internazionali, infatti, la quota di iscritti ai corsi STEM è pari al 43%, ben più alta del 30,2% medio dei giovani complessivamente presenti negli atenei milanesi.
L’analisi condotta sui dati dell’a.a. 2020-2021 permette di osservare le differenze di genere tra gli iscritti nei corsi STEM. Infatti, se tra gli studenti internazionali iscritti ai corsi STEM la componente femminile è pari al 42%, lo stesso non avviene tra gli studenti complessivi, per i quali l’incidenza di donne (nei corsi STEM) si ferma al 35%.