Aggiornato a febbraio 2023

Economia

Il PIL di Milano nel post Covid

24-02-2023

Il 2023 si prospetta un anno denso di incertezze, ma i fondamentali dell’economia milanese rimangono robusti. Seppur in consistente rallentamento rispetto al 2022, le previsioni per l’anno corrente indicano infatti un proseguimento della fase espansiva e soprattutto una progressione che si conferma superiore alla media lombarda e a quella italiana: +1% la crescita attesa per Milano nel 2023 in termini di valore aggiunto, a fronte di un +0,6% di PIL previsto per la Lombardia e di un +0,4% per l’Italia, secondo le stime di Prometeia.

Una performance oltre le aspettative nel 2022

La città metropolitana di Milano, che concentra ben il 46% del PIL lombardo e il 10% del PIL italiano, anche nel recupero dopo lo shock pandemico ha registrato performance decisamente superiori rispetto al quadro regionale e nazionale. Prima, la maggiore incidenza dei servizi ha permesso di contenere al -5,5% il calo del valore aggiunto nell’anno di avvento del Covid-19, a fronte di un -9,0% di PIL in Italia e di un -7,6% in Lombardia. Poi, il maggior dinamismo dell’industria ha condotto a un rimbalzo nel 2021 più che proporzionale alla caduta e pari al +7,3%. Infine, il traino dei servizi ha guidato il +5% nel 2022. Così, tirando le somme, l’economia milanese a fine anno scorso si è posizionata oltre ai livelli pre pandemia di ben il 6,5%, quasi il doppio del +3,8% lombardo e ampiamente sopra il +0,9% italiano. Una performance che ha stupito in positivo e che risulta ancor più sorprendente se si considerano i forti venti contrari che hanno complicato la ripartenza.

Il calo del valore aggiunto nel 2020

-5.5%

Posizionamento oltre ai livelli pre pandemia dell’economia milanese nel 2022

6.5%

Crescita attesa nel 2023

1%

Uno scenario difficile per l’industria, più favorevole per i servizi

Lo scenario economico degli ultimi due anni è stato, infatti, caratterizzato da molteplici difficoltà: strozzature nelle catene globali, incrementi nei tassi d’interesse, alta inflazione e aspre tensioni dei prezzi dell’energia e delle materie prime, la cui disponibilità è diminuita ulteriormente con lo scoppio del conflitto Russo-Ucraino. Nel 2022 l’industria ha patito queste criticità più dei servizi, così a Milano il ritmo di crescita del valore aggiunto industriale è sceso l’anno passato al +1,5% dal +13,1% nel 2021, mentre hanno tenuto (e bilanciato) i servizi, la cui espansione è stata del +5,4% dopo il 5,6% nel 2021. Considerato l’indebolimento atteso del quadro globale, la discesa del valore aggiunto industriale è prevista continuare nel 2023 (-1,1% nella provincia milanese, e un calo simile è previsto a livello regionale e italiano), mentre più favorevoli sono le prospettive per i servizi che, seppur in rallentamento come il resto dell’economia, mantengono ritmi positivi di crescita (+1,4% Milano).

La crescita dell’industria nel 2022 (in rallentamento da +13,1% nel 2021)

1.5%
5.4%

l’espansione dei servizi nel 2022 rispetto al 2021

Infine, maggior dinamismo caratterizza anche il mercato del lavoro milanese, che ha ampiamente recuperato le perdite causate dalla pandemia, contando quasi 18 mila occupati in più a fine 2022 rispetto al 2019, e che vede proiezioni di ulteriore crescita al +2,2% nell’anno corrente. 

Gli sviluppi di economia e lavoro per l’anno in corso, sebbene in rallentamento rispetto all’eccezionale espansione del 2022, sono quindi ancora positivi, nonostante sia le molteplici turbolenze in corso sia le incertezze all’orizzonte.

 
 
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