Con 1,486 milioni di occupati il mercato del lavoro milanese ha dimensioni comparabili a quelle di grandi regioni italiane: non raggiunge la Toscana, dove sono 1,6 milioni, ma supera la Sicilia (1,3 milioni).
Aggiornato a marzo 2023
Con 1,486 milioni di occupati il mercato del lavoro milanese ha dimensioni comparabili a quelle di grandi regioni italiane: non raggiunge la Toscana, dove sono 1,6 milioni, ma supera la Sicilia (1,3 milioni).
Nel 2022 il numero di occupati milanesi è aumentato di 34 mila unità rispetto al 2021, pari al +2,3%. Dal punto di vista settoriale, all’aumento contribuiscono l’industria al netto delle costruzioni, che segna un +3,4%, ma soprattutto i servizi di vendite e accoglienza, che registrano un ampio +8,8%, non solo annullando il crollo dovuto all’emergenza, ma addirittura portando il totale del settore oltre i livelli 2019.
Aumento nel numero di occupati nel 2022
Aumento degli occupati nell’industria al netto delle costruzioni
Aumento degli occupati nei servizi di vendite e accoglienza
In termini di genere, l’aumento è trainato dalla componente maschile, per la quale l’incremento è del +2,9%. Al contrario, le donne, che a Milano hanno un peso rilevante pari al 45,4% sul totale (quindi sopra al 42,2% dell’Italia e al 43,6% della Lombardia), registrano un incremento più contenuto del +1,7%. Rispetto al 2019 per le donne rimane ancora un gap di 12 mila occupati, che spiega interamente il residuo divario di -8 mila del totale della forza lavoro rispetto al pre Covid: la componente maschile ha addirittura superato i livelli di 3 anni fa (+ 4 mila). Guardando gli indici, il tasso di occupazione nel 2022 continua a crescere, al 70,1% dal 67,9% del 2021, una percentuale superiore a quella della Lombardia (68,2%) e soprattutto della media italiana (60,1%). Tuttavia, il miglior andamento dell’occupazione maschile accentua il gender gap occupazionale: tra il 75,9% degli uomini e il 64,3% delle donne emerge un gender gap di 11,6 punti percentuali, quindi in forte dai 9,9 punti nel 2021. Comunque, il differenziale milanese rimane decisamente inferiore a quello italiano (18,1 punti percentuali) e a quello lombardo (15,4).
Tasso di occupazione maschile nel 2022
Tasso di occupazione femminile nel 2022
Il buon andamento dell’occupazione si riflette innanzitutto in un calo della disoccupazione: sono 15 mila in meno coloro che hanno cercato un lavoro nel 2022 rispetto al 2021, con una conseguente riduzione del tasso di disoccupazione al 5,4%, il dato più basso dal 2018 (quando è stata introdotta la nuova metodologia di calcolo). Il trend positivo si riscontra anche in Lombardia (4,9%, dal 5,9% del 2021) e in Italia (8,1%, dal 9,5%), ma a Milano è l’effetto di opposte tendenze tra maschi (-16 mila) e femmine (+1 mila), a causa del quale si è addirittura invertita la proporzione tra le due componenti, con il peso delle donne sul totale disoccupati che diventa prevalente e pari al 56%. In particolare, la disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni scende al 18,7% dal 24,3% nel 2021, rimanendo tuttavia sopra al 16,4% lombardo, sebbene ben lontano dal 23,7% della media italiana. L’altro elemento positivo che contribuisce all’aumento degli occupati è il riassorbimento di una parte consistente della popolazione inattiva, che nel 2022 si riduce a 532 mila individui. Accelera, quindi, la discesa dal record di 579 mila inattivi nel 2020, sebbene il numero sia ancora superiore ai 513 mila nel 2019.
Tasso di disoccupazione nel 2022, il più basso dal 2018
Tasso di disoccupazione giovanile, in calo dal 24,3% del 2021
Riduzione nel numero di inattivi
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