Aggiornato a maggio 2023

Innovazione

La fitta rete di collaborazioni che fa di Milano l’area più innovativa del Paese

19-05-2023

Nel 2022 la Lombardia si conferma la prima regione italiana per brevetti depositati presso lo European Patent Office (EPO) con ben 1.547 domande, il 31,8% del totale nazionale. L’innovazione brevettuale lombarda è concentrata geograficamente: tra il 2015 e il 2019, circa l’80% dei brevetti è stato prodotto in quattro province: Milano (50% del totale), Monza e della Brianza (11%), Bergamo (9%) e Brescia (9%).

Le domande di brevetto lombarde nel 2022

1547
15.9%

La quota di Milano sul totale delle domande di brevetto italiane

Un network di collaborazioni scientifiche che si estende oltre i confini nazionali

Il capoluogo lombardo si posiziona all’interno di un denso network di scambi economici e di conoscenza, una rete di imprese, Università e centri di ricerca che si estende in Italia e su scala internazionale. Questo capitale relazionale, accumulato e plasmato nel tempo, è l’elemento fondante su cui Milano costruisce il suo successo nello sviluppo di nuove tecnologie e applicazioni nei diversi settori industriali.

Da un’analisi dei dati di brevetto si osserva che, tra il 2000 e il 2019, oltre la metà delle invenzioni milanesi sono frutto della collaborazione tra inventori locali e soggetti situati fuori provincia. Questa quota di brevetti collaborativi, ossia di brevetti che coinvolgono almeno un inventore situato fuori Milano, è rimasta sostanzialmente stabile negli ultimi anni. Allo stesso tempo, però, i brevetti collaborativi coinvolgono mediamente un numero crescente di inventori stranieri, a testimonianza di una sempre maggiore vocazione internazionale dell’innovazione milanese. Sul totale delle collaborazioni brevettuali tra inventori milanesi e inventori residenti fuori provincia, la quota di collaborazioni con inventori stranieri è aumentata dal 18% (2000-2004) al 26% (2015-2019).

I brevetti milanesi sviluppati in collaborazione con soggetti residenti fuori provincia

52.5%
25.5%

La quota di collaborazioni con soggetti stranieri

In termini assoluti, focalizzandosi sul periodo 2015-2019, i principali partner di Milano sono stati la provincia di Monza e della Brianza (262 collaborazioni), la provincia di Varese (236 collaborazioni), la provincia di Bergamo (177 collaborazioni) gli Stati Uniti (138 collaborazioni) e la Svizzera (104 collaborazioni). In retrospettiva, negli ultimi anni a Milano si è osservata una tendenza alla diversificazione geografica delle collaborazioni brevettuali, a testimonianza di una geografia dell’innovazione assai dinamica nel tempo. Sul fronte nazionale, la quota delle collaborazioni con Monza e Brianza è scesa dal 20% di inizio millennio al 14% nel quinquennio 2005-2019. In crescita, invece, le partnership con Varese (dal 9% al 12%) e Bergamo (dal 5% al 9%), mentre Como e Lecco si attestano intorno al 5% delle collaborazioni italiane nel quinquennio 2005-2019. Guardando alle collaborazioni con l’estero, gli Stati Uniti sono il paese più rilevante, la cui quota si è però ridimensionata passando dal 29% a inizio millennio al 21% nel quinquennio 2015-2019. Sullo stesso orizzonte temporale, la quota della Svizzera è più che raddoppiata (dal 7% al 16%) e quella tedesca è scesa al 12% dopo aver sfiorato il 20% tra il 2010 e il 2014. Infine, si segnala la crescita del Belgio, che ha recentemente raggiunto il 5% delle collaborazioni di Milano con soggetti stranieri.  

L’aumento delle collaborazioni brevettuali internazionali di Milano e la crescente diversificazione geografica delle partnership testimoniano quanto sia importante, ai fini dell’innovazione e dello sviluppo di un territorio, promuovere un contesto favorevole alla circolazione e allo scambio di tecnologie, talenti, idee e conoscenza.

 
 
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